Senti, un rumore lontano, piu forte di un tuono che scoppia e rimbomba da oltre Trieste nelle nostre teste e non si ferma piu guarda, una macchia di
Ti viene mai compagna la voglia di rinascere su un camioncino diretto treno espresso o accelerato. Verso la sua punta o verso le Eolie o Lipari E con
Guarda si allontana piano Questo passato prossimo gia lontano Tra una rosa che sfiora Il dorso della mano E il tuo passo hollywoodiano. Ora sul tuo
E quando proverete a ridere del vostro dolore con quei denti bellissimi che vostra madre vi ha dato Quando avrete bisogno di trattenere il fiato per
Lo so, lo so che vieni dalle capre, fin qui a fare questo bel mestiere. Lo so che forse neanche a te poi piace, di vivere facendo il carceriere. Perche
Ci sono le dita di Dio stamattina nel cielo e ti stanno disegnando una buona giornata in cui ci saro, ci sarai, ci saremo e ci potremo toccare chiedendo
Credo di avere provato l'amore, almeno una volta, e stato un brivido di buio in una stanza d'affitto, e stato trovare il fondo di una morte felice e
La prima volta fu quando si mise a ridere davanti allo specchio ruppe un bicchiere e si taglio coi pezzi certo non perche fosse vecchio, e la seconda
Salve ragazzo che passi il giorno, alla finestra della tua stanza. Finche tristezza insieme alla sera, accende finestre in lontananza. Guardi le spalle
Vestivi bene, quel giorno in piazza, insieme a noi c'era una tua nuova ragazza, vestivi bene con il cappello di borsalino, per la mano una donna nuova
Hai, mai visto una citta, dove i sogni rimbalzano sulle finestre ed i vetri riflettono vetri in estate e in inverno, e spalancano gli occhi a cortili
E' vero che dalle finestre non riusciamo a vedere la luce perche la notte vince sempre sul giorno e la notte sangue non ne produce, e vero che la nostra
E poi del resto la gente nei bar vuole battere i piedi, e scaldarsi di fiati e risate... col freddo che c'e e la musica e carta da zucchero in mani bruciate
I musicisti sono matematici, sono dei logici con l'acqua alla gola e anche inquilini di quell'universo sfitto, che non potrebbe abitare la parola. Sono
Potro mai perdonare a te che giri in casa con la vestaglia unta di macchie di dolore di avermi allattato al fiume del tuo male stampandomi sul viso l
Ma dove vai a scopare, Ignazio, quando viene la sera, dopo la tua giornata morbida e pesante come la crema pasticcera, con queste donne che sembrano
Ah, ma a gioco chiuso, a carte scoperte, quando ognuno ha li il suo punto che l'inchioda, e si vede (si vede) l'inganno di chi aperse con una coppia
Lo sai come si dice che il mondo e fatto a scale che c'e gente che scende che c'e gente che sale pero se a salire ci vuoi provare tu vedrai che troverai